Il Premio “Marina Diana Mercurio” è stato ideato nel 2015 a partire dal dibattito sorto nella tavola rotonda che si è tenuta durante il Congresso della SIBPA del 2014, a Palermo.
Il premio, da assegnarsi ogni due anni in occasione del Congresso, vuole dare un riconoscimento a studiosi il cui lavoro ha avuto una spiccata caratteristica interdisciplinare unita all’impegno a mostrare la connessione esistente tra le attività scientifiche e altri aspetti dell’agire umano.
Edizione 2022
Nella quarta edizione del Premio (San Miniato, 2022) il premio “Marina Diana Mercurio” è stato assegnato a Clara Frontali per l’impulso dato all’Istituto Superiore di Sanità con i suoi rigorosi studi nel campo della biofisica e della biologia molecolare e la sua capacità di unire l’attività di ricerca di punta sia con l’impegno a rappresentare il nostro Paese in varie istituzioni scientifiche internazionali sia con uno straordinario dialogo comunicativo con le giovani generazioni.
Edizione 2020
Nel 2020, in occasione del Congresso che avrebbe dovuto tenersi a Parma ma che si è svolto, a causa della pandemia, in modalità telematica, il premio “Marina Diana Mercurio” è stato assegnato a Nicoletta Berardi per i suoi studi sulla visione e sull’apprendimento percettivo, e i conseguenti risvolti sulla plasticità neurale e corticale, guidati da una impostazione della ricerca – allo stesso tempo fortemente interdisciplinare e indirizzata verso problemi di precipuo interesse umano – che l’ha condotta a ottenere risultati scientifici di frontiera di un forte contenuto innovativo e di grande interesse dal punto di vista delle ricadute sociali.
Edizione 2018
La seconda edizione del Premio (Ancona, 2018) è stata assegnata a Francesco Lenci (CNR, Pisa and USPID), “per la sua straordinaria capacità di intrecciare, nel corso di vari decenni, risultati scientifici di frontiera, in biofisica e nella fotobiologia sensoriale, con un forte e creativo impegno nella guida sia di varie istituzioni scientifiche sia di organizzazioni internazionali per il disarmo e le scienze della pace.”
Edizione 2016
Il premio, nella sua prima edizione, è stato assegnato congiuntamente a Enrico Di Cera (Saint Louis University) e Leone Montagnini (Biblioteche di Roma) e consegnato nel 2016, a Cortona.
The prize to Enrico Di Cera recognized “an interdisciplinary epistemological attitude, starting from his formative years, that has characterized his biophysical approach to important biological questions and their conceptual underpinnings.”
The prize to Leone Montagnini recognized “his innovative work on Norbert Wiener outlining the importance of his contribution to 19th century science and defining the roots of this contribution in the context of the search for new concepts and the constant respect of human beings”.